Virtus contra furorem: combattere per difendere e diffondere i valori dell’Humanitas

“Mala tempora, laboriosa tempora, hoc dicunt homines. Bene vivamus, et bona sunt tempora. Nos sumus tempora: quales sumus, talia sunt tempora.
(Sanctus Augustinus)


 

IMG_5209.JPGIl 7 e l’8 novembre 2015 si è tenuto, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Accademia Vivarium Novum, un convegno, in memoria di Pugliese Carratelli, in cui si è cercato di analizzare lo stato (disastroso) in cui versa l’insegnamento delle lingue classiche in Italia, in Europa e nel Mondo. Preciso fin da subito che sarà per me impossibile tracciare in maniera puntale tutti gli interventi che si sono susseguiti in due giorni estremamente ricchi di momenti di riflessione, questo a causa sia dello spazio esiguo che mi è dato in questa sede sia del numero veramente alto di personalità che hanno preso la parola. Cercherò tuttavia di riportare gli spunti e le domande che questo fine-settimana così denso ha sollevato.

IL CAMPUS MONDIALE DELL’UMANESIMO

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Villa Mondragone

L’inaugurazione dell’a.a. dell’Accademia Vivarium Novum è stata l’occasione per presentare l’ambizioso progetto del campus mondiale dell’umanesimo che prenderà vita con grandissima probabilità fin dal prossimo anno.
Esso avrà sede a Villa Mondragone, ad un passo dalle Ville Tuscolane, ed oltre ad essere la nuova e prestigiosa sede di Vivarium Novum, aumenterà il proprio numero di studenti, aprendo anche al sesso femminile, possibilità per ora interdetta dalle regole ferree imposte dalla congregazione che ospita l’Accademia nella sede attuale. Quello che segue è il video di presentazione del campus, che meglio di mille parole è in grado di spiegare questo progetto.

Il campus nasce con la collaborazione dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e vedrà implementate in maniera assai forte le molte attività già ora svolge: tra le altre sarà attuata la formazione a distanza e prenderà vita un centro per la rinascita delle arti visive. La nascita del campus vuole essere il momento centrale della vera rinascita e diffusione dei valori dell’Humanitas che appartengono a tutta l’umana famiglia, come è solito ripetere l’infaticabile Luigi Miraglia, fondatore e presidente di Vivarium Novum, per cercare di annientare il Leviatano che altrettanto infaticabile divora quei valori. Tutti coloro che sono stati presenti hanno convenuto che spetti all’Italia difendere questi valori e innumerevoli istituti ed enti nazionali ed internazionali hanno dato la loro disponibilità a sostenere ed affiancare Miraglia in questo compito, come l’Istituto per gli studi filosofici e scientifici “G. Tarantino”, l’Ècole Française de Rome, l’Università di Parigi X e Cultura Clasica.

Si assiste infatti al pericoloso dilagare, nei nostri tempi, di quel furor che si credeva ormai sconfitto, e che sta decimando le ore di insegnamento delle lingue e delle culture classiche in tutti i paesi d’Europa. Già da dodici anni, infatti, il Portogallo ha cancellato del tutto lo studio delle lingue classiche, che soppravvivono in sole due Università. I ragazzi portoghesi non hanno più la possibilità, anche se volessero, di imparare quelle lingue e di immergersi in quella cultura: non esiste neppure una associazione di professori di latino e greco. In breve: il latino ed il greco in Portogallo non esistono.
In Francia è in via di approvazione una legge che prevede, sul modello portoghese, la totale cancellazione del latino ed il greco dagli istituti superiori, eliminandoli anche come insegnamenti opzionali. È stato firmato un documento da numerosi intellettuali francesi in opposizione a questa riforma di legge: portato alla Ministra dell’Istruzione, Najat Vallaud-Belkacem, quest’ultima non lo ha nemmeno degnato di una sguardo, definendo i firmatari che hanno levato gli scudi un gruppo di “pseudo-intellettuali” retrogradi. La riforma di legge è ad un passo dall’essere approvata. In Spagna una legge simile fu bloccata, alcuni anni fa, anche grazie all’opposizione dell’Associazione CulturaClasica.com.

miraglia

Prof. Luigi Miraglia

In Italia la situazione è altrettanto grave, ma l’opposizione politica allo studio delle lingue classiche è forse più strisciante rispetto a quanto avviene negli altri paesi. Il Liceo Classico infatti è fortemente sentito come parte integrante del tessuto sociale, e risulterebbe impossibile cancellarlo con un colpo di spugna. Si attua dunque, secondo l’analisi sorta durante il convegno, un attacco più sottile, che mira a togliere credibilità e dignità a questi studi, aspettando che il calo di iscrizioni giunga ad un punto di non ritorno tale da compromettere la stessa sopravvivenza di questi studi. Si aspetta dunque che il Liceo Classico scompaia da sé, senza intervenire con leggi ad hoc.

La nostra società, la nostra politica, così spinta verso le meraviglie delle tecnologie, ha dimenticato i valori dell’umanesimo, quei valori che hanno portato la nostra società, attraverso un percorso anche di sofferenza, ad essere quella che è: valori che non sono innati però nell’uomo, ma a cui l’uomo va educato. Non può esistere vero progresso tecnologico, che è certamente importante, senza un progresso ed una diffusione dei valori dell’Humanitas, senza i quali la persona trascinerà la sua vita sulla terra come un qualsiasi altro animale, da cui differirà solo per il possesso di uno smartphone di ultima generazione.

DARE VALORE ALL’ESSERE UMANO

12244471_1193681560660944_6538992126026924492_oDi notevole interesse è stato l’intervento di Renato Parascandolo, direttore di RAI Educational, che ha mostrato quando la Tv generalista influisca sulla vita delle persone. Egli ha reso edotta la platea circa i metodi di rivelamento auditel: tali dati infatti sono basati su una percentuale irrisoria di persone che guardano la televisione: circa 100mila famiglie che abitano perlopiù in aree periferiche.

Le persone che prendono parte al rilevamento di questi dati hanno un’età media di 65/70 anni: sono individui che dunque prediligono un certo tipo di intrattenimento, che viene premiato dai dati auditel e che quindi porta maggiori introiti pubblicitari, innalzando un certo tipo di televisione a modello e trasformando la persona in un oggetto di mercato. La notizia che, in Italia, una persona guarda in media la televisione per 7 ore e 10 minuti al giorno ha lasciato basita la platea, poiché l’ha portata a riflettere sul fatto che alcune persone guardano la televisione per 12 e più ore (chi scrive, ad esempio, fa parte di quella fetta di popolazione che non la possiede).

In una società come la nostra, sempre connessa e in perenne movimento, si è perso il valore della solitudine come momento di riflessione e ci si dimentica che sedendo et quiescendo prudentia et sapientia ipse perficitur”, come scrive il Sommo Poeta nel De Monarchia. Perennemente stimolati dall’esterno, non si ha il tempo di fermarsi a riflettere su quei valori che oggi dobbiamo ritrovare come nostri, e quindi su noi stessi.

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È un impegno di cui tutti dovremmo farci carico: lottare per quella Pace Universale che solo i valori umanistici possono portare, poiché permettono la valorizzazione dell’essere umano, senza distinzione geografica. Esempio vivente dell’impegno che noi tutti possiamo mettere nella diffusione di questi valori è la professoressa Gergina Toncheva dell’Università di Sofia, fondatrice della Scuola nazionale di lingue e culture antiche, unico liceo classico in Bulgaria.
La storia delle difficoltà che questa donna ha affrontato, facendo ai molti studenti lezione all’aperto oppure nei locali del Conservatorio della città, che però poteva accoglierla solo dalle 23 alle due del mattino,  ha commosso più d’uno fra i presenti. Ecco che su questo esempio devono riecheggiare le parole di Miraglia, che durante il convegno ha affermato:

“La virtus è diluire la propria volontà in qualcosa di più grande. Chi lavora per l’Eternità lascia un seme. Chi lavora per il contingente, dal contingente sarà distrutto! Crono mangia tutti i suoi figli.”


Giampiero Marchi
Centro di Studi Classici “GrecoLatinoVivo”

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