È uscita la seconda prova, e a qualche ora diamo il nostro parere su di essa, che ci trova, lo diciamo subito, completamente d’accordo nella sua modalità, con pre-testo, testo da tradurre e sottotesto, analisi e confronti con altri autori, meno per alcuni aspetti che ne hanno reso l’attuazione fin troppo facilitata.
La prova, per chi non lo sapesse, consisteva in tre parti:
- Un testo di Tacito inerente la morte di Galba. La particolarità è che il testo in latino, rispetto agli anni passati, conteneva un pre-testo e un post-testo in italiano, in pratica la traduzione della parte immediatamente precedente e seguente il testo di Tacito, che potete vedere qui sotto. Questo è in linea con quanto ci viene riferito dalle ricerche nel campo della traduttologia e dell’acquisizione delle lingue, quindi bene.

2. Gli stessi eventi raccontati da Plutarco in greco, ma con traduzione a fronte.

3. La terza prova in cui erano richieste analisi tra i due testi ed approfondimenti.

In pratica Plutarco tradotto spoilera pari pari il testo da tradurre di Tacito”
Plutarco: spoiler alert!
Se in linea generale l’esame risulta più completo, con la richiesta di capire un testo, tradurlo, ragionarci criticamente su piani storici e linguistici, avviene un mezzo corto circuito quando si passa a Plutarco e si legge la traduzione superba che ne viene data. In pratica, pur con qualche minuscola e irrilevante modifica, Plutarco tradotto spoilera pari pari il testo da tradurre di Tacito, infilando qua e là qualche suggerimento a certi momenti in cui il testo latino poteva essere un pochino scuro.
Questo aiuto, che i ragazzi in molti ore di lavoro avranno poi notato, sarà certamente stato graditissimo dagli esaminandi, ma ha certamente inficiato il test di comprensione della lingua.
Questo ha forse rovinato una bella prova, completa e finalmente rispettosa di un percorso quinquennale: una prova non solo meccanica, come è stato fino ad ora, ma questo porterà per certo i detrattori del nuovo esame ad usare questa falla per tranciare in toto la bontà della prova.
Prof. Giampiero Marchi
Centro Nazionale di Studi Classici “GrecoLatinoVivo”
Firenze
LILIVM2 – Biduum Florentinum Latinitatis Vivae
Firenze, 6 – 8 Settembre 2019
http://bit.ly/LILIVM2
PERCORSI INDIVIDUALI
DI LATINO E GRECO
http://bit.ly/debito-latino-greco
A me pare una prova intelligente, che invita gli studenti a soffermarsi su tutti gli aspetti del brano da tradurre con i necessari ausiilii finalizzati a non rabberciare una versione sgangherata sotto il profilo semantico e formale. La comparazione poi mette in moto capacità di analisi e inferenza, che dovrebbero caratterizzare uno studente maturando.
Qualche dubbio sorge in relazione all’approccio per genere letterario che viene suggerito in uno dei quesiti(biografia e storiografia), per il semplice fatto che gli alunni non sempre hanno dimestichezza con questioni metaletterarie. Però, se questo è richiesto anche per il futuro, che ben venga! Si compensa almeno qui, nella seconda prova, la quasi totale assenza di riferimenti letterari nei quesiti della prova A di italiano, in cui sembra prevalere l’orientamento per tema anziché per genere.
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