Un esempio per i docenti dei nostri tempi: Erasmo da Rotterdam.

“Et haud scio an quidquam discatur felicius, quam quod ludendo discitur”
[Erasmo da Rotterdam]

800px-Holbein-erasmusContinuiamo il nostro percorso sui metodi d’insegnamento delle lingue classiche nei secoli: in particolare ci occuperemo del latino durante il Rinascimento.  I Colloquia in questo periodo ebbero una larga diffusione, tanto da divenire un genere letterario autonomo, sfruttato da autori del calibro di Vives, che scrisse le Exercitationes Linguae Latinae, opera diffusa anche in Italia.

Il genere dei colloquia affondava le sue radici negli Hermeneumata del III secolo, la cui influenza era durata almeno fino all’undicesimo secolo. In questo articolo tratteremo principalmente di Erasmo da Rotterdam e della sua opera Colloquia.

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Come impariamo una lingua – parte prima

FullSizeRenderAbbiamo già analizzato in un precedente articolo le ragioni che hanno portato al fallimento del metodo tradizionale di insegnamento delle lingue classiche e quanto sia necessario impegnarsi per rendere nuovamente al latino ed al greco, fin dalle primissime fasi del loro apprendimento, il loro status di lingue, e quindi di mezzi di comunicazione. Questo fatto, lo ripetiamo, comporta in maniera inequivocabile che comincino a far capo alla moderna glottodidattica e alle sue regole, da cui caparbiamente vengono tuttora tenute a distanza. È una equazione che ancora stenta ad essere accettata, ma la sua chiarezza è lampante: se il latino ed il greco sono lingue e la Glottodidattica studia e regola l’apprendimento e l’insegnamento delle lingue, allora il latino ed il greco devono essere regolate dalla Glottodidattica. Si assiste, però, nel campo degli Studi Classici, ancora ad un netto rifiuto di tutte quelle ricerche e quei campi di studio che cercano di indagare metodi e approcci per l’apprendimento delle Lingue Straniere, quando tali ricerche tentino di influenzare la Glottodidattica delle Lingue Classiche. Compito di questo articolo e dei due che seguiranno sarà mostrare e dimostrare quanto, partendo dalle ricerche in glottodidattica, neurolinguistica e psicodidattica, sia necessario rivedere quello che accade durante le ore di insegnamento del latino e del greco antico. Continua a leggere