Come migliorare il proprio latino con 10 minuti al giorno

Con il permesso dell’autore (Daniel Pettersson di Latinitium), traduciamo in italiano questo interessante ed utilissimo contributo che ci spiega come possiamo migliorare il nostro latino con soli 10 minuti al giorno a disposizione.


pettersson1.jpegNegli ultimi anni molte persone mi chiedono di frequente in quale modo io abbia imparato a parlare latino e che cosa possano fare per migliorare a loro volta il loro latino anche con poco tempo a disposizione. Ci sono molti modi con i quali possiamo costruire le nostre competenze linguistiche e raggiungere dei traguardi.
Per prima cosa l’ingrediente chiave per migliorare in una lingua è la costanza e l’abitudine. Prendere l’abitudine di leggere quotidianamente è essenziale. Ora, chiaramente questo è qualcosa di estremamente difficile con il lavoro, la famiglia, gli hobby e ovviamente le vite difficili che conduciamo. Ma c’è sempre una speranza: ecco una possibile soluzione.
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Comenius: il latino come forza unificatrice dell’Umanità

Comenio ritratto da Rembrandt

Comenius ritratto da Rembrandt

Dal 1970 in poi si è assistito ad un interesse sempre crescente per la glottodidattica e tutto ciò che precede questa data viene etichettato in genere come metodo grammaticale-traduttivo… ma il passato di questa professione è veramente così monolitico? E soprattutto: l’insegnamento secondo il metodo induttivo-contestuale è davvero un fenomeno esclusivo del ventesimo secolo (evolutosi dal comportamentismo agli approcci comunicativi)? Partendo da queste domande riflettiamo su ciò che comunemente viene definito “metodo tradizionale” e concludiamo per ora il nostro viaggio attraverso i secoli con Comenius. Continua a leggere

Perché far studiare il latino (ed il greco) ai nostri ragazzi nell’era di Internet?

studiare-latinoNei tre articoli precedenti della serie “Come impariamo una lingua” abbiamo cercato di analizzare il modo in cui funziona il cervello nell’apprendimento delle lingue e, sulla base delle ricerche scientifiche, come sia possibile una didattica diversa delle lingue classiche che rispetti quei processi di apprendimento. Abbiamo osservato come lo studente possa giungere a possedere (e non solo a conoscere) il latino ed il greco e come alcune tecniche didattiche che il docente mette in atto possano permettere il raggiungimento di questo scopo.

Manca però, a questo punto, la risposta ad una domanda fondamentale che ancora non ci siamo posti, cioè perché, oggi, in un’epoca così fluida, è ancora necessario (ed anzi, fondamentale) studiare le lingue classiche. Continua a leggere

Come impariamo una lingua – parte terza

Per chi non l’avesse fatto, si consiglia di leggere la prima parte e la seconda parte di questa serie di articoli. In questo modo sarà più comprensibile la lettura di questo articolo.

rightleftanology2A questo punto del nostro percorso sarà ben chiaro come il cervello acquisisce una lingua straniera (qualunque essa sia) e quanto sia importante rispettare il ruolo dei due emisferi sulla base dei principi di direzionalità e modalità. Sarà anche chiaro che lo studente, secondo il cd. principio di  dominanza emisferica, avrà la tendenza ad ostacolare involontariamente il processo di acquisizione. Compito del docente sarà dunque evitare che questo avvenga, lavorando con gli studenti affinche essi, seguendo le direttive dell’insegnante, non frenino i processi naturali in ordine all’acquisizione linguistica. Continua a leggere